Puglia è passione, colore, sole. Un luogo di sviluppo e crescita economica, una scommessa aperta per il futuro e una opportunità per creare un ecosistema di relazioni umane. Una regione che negli ultimi decenni è diventata un modello aperto, un crocevia di impresa, cultura e stile di vita, e ha generato una crescita economica costante con una immagine, un brand, in continua ascesa.

La qualità della vita in Puglia è fatta di equilibrio, varietà e scoperta di prodotti enogastronomici, con una industria in costante evoluzione e sempre più orientata alle moderne tecnologie. Questa è una terra che noi tutti dobbiamo raccontare, ideare e sviluppare insieme, estendendo la sua capacità relazionale e la sua percezione di valore in tutto il mondo.

Ci sono tre parole chiave che mi vengono in mente quando penso ai progetti che possiamo mettere in cantiere insieme, oggi: connessione, semplicità e coraggio.

La connessione con le sue fondamentali opportunità per il trasporto ma non solo, per aumentare la percezione di apertura al mondo. La Puglia ha bisogno di investimenti sociali che facciano emergere nuove possibilità e per questo motivo porteremo prossimamente la scuola 42 , nel Mezzogiorno.
Presto formeremo, a Bari, super esperti di codice, di software e di digitale in una scuola senza rette e senza professori, dove i giovani talenti possono collaborare tra loro e diventare i migliori al mondo.

La semplicità è un valore che ci contraddistingue, ma che spesso viene sottovalutato. Sviluppare grandi progetti di interconnessione e servizio pubblico deve diventare una sfida quotidiana per noi pugliesi, mettendo al centro le persone in un rapporto di partnership tra pubblico e privato. Il progetto Officine Mezzogiorno è un esempio di come la semplicità del nostro stile di vita è, in realtà, geniale.

Infine, il coraggio è ciò che ci serve per combattere la rabbia e la frustrazione dei giovani pugliesi che cercano fortuna fuori dalla loro terra. Quarant’anni fa ero uno di loro, lo sono ancora se vogliamo, e per questo ho deciso di creare la Fondazione Chatõn che avrà sede a Troia, la mia città.
un modo di dire utilizzato per scacciare gli animali che vivevano in casa. Un modo come un altro di presa in giro. La parola che era usata per fare social shaming diventerà la parola che darà invece il nome ad una Fondazione che nasce per promuovere emancipazione sociale e combattere la povertà educativa e che assegnerà anche, ogni anno, il premio “Jugaad Innovator”, un premio dedicato a chi è riuscito a fare di più con meno risorse.

Se la Puglia saprà cogliere le sfide dei prossimi anni, molte questioni si risolveranno ma l’invito è: partiamo da oggi, in un sistema di relazioni nuove che aumenti la luminosità della regione.
La Puglia è il nostro presente e il nostro futuro, e insieme possiamo renderla ancora più grande.